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Le nostre nonne e bisnonne vivevano una vita fatta di tante rinunce, ma in casa la farina, la spianatoia e il mattarello non mancavano mai. Quest’ultimo, lavorava spesso e volentieri su e giù lungo la spianatoia, guidato con energica sapienza dalle mani delle varie donne di casa, pronte all’occorrenza a brandirlo come una delle più insolite al tempo stesso minacciose armi che si siano mai viste in ambiente domestico.
Usato già oltre 2000 anni fa dagli etruschi, il mattarello venne poi adottato dai romani che lo ribattezzarono fistula, ma è solo molti secoli dopo, tra il 1600 e il 1700, che questo antico arnese, prima usato solo nelle cucine delle famiglie di più alto lignaggio (soprattutto nobili e mercanti), entra nelle cucine popolari e comincia ad essere chiamato mattero (ossia randello, per via della sua inconfondibile forma a cilindro allungato).
Con il poco tempo che c’è oggi, il mattarello viene impugnato di frequente solo da pochi fornai, pasticceri e altri professionisti del settore pastificio, mentre i tanti semplici appassionati sono costretti a fare i conti con lo scarso tempo libero a disposizione. Proprio per questo motivo, però, vi consigliamo di dedicare alla scelta del mattarello una certa attenzione, perché un acquisto sbagliato non farà altro che remarvi contro nelle rare occasioni in cui deciderete di usarlo. Ecco qualche consiglio utile nella scelta.
Tipi di Mattarello in base al materiale
Oggi esistono mattarelli di tutto i tipi: silicone, acciaio, persino marmo, ma al pari di questi modelli sopravvive, e anzi viene sempre più apprezzato sull’onda della riscoperta della “cucina com’era una volta”, il mattarello di legno, l’unico che si abbina alla perfezione alla nostra spianatoia. Vediamo quali sono i pro e i contro dei diversi materiali.
Mattarello di Legno
È il materiale tipico del mattarello, e si abbina alla perfezione a tagliere ed altri utensili di cucina. Il peso è nella media, la resistenza è buona ma si richiede una perfetta conservazione perché il legno è un materiale poroso e, nel tempo, deformabile (può leggermente curvare).
Mattarello di Vetro
Vetro: anche il vetro è ottimo per stendere la sfoglia di pasta, ma anche in questo caso, come abbiamo visto per il marmo rimane molto delicato, possono infatti scheggiarsi in caso di caduta a terra e nel peggiore dei casi frantumarsi
Mattarello di Marmo
Marmo: il marmo permette una facile lavorazione dell’impasto che può essere steso in sfoglie senza tante difficoltà grazie anche al peso superiore rispetto al legno. Il marmo però nei lavori più delicati è di difficile gestione inoltre è un materiale costoso e abbastanza delicato, perché basta una caduta per poterlo scheggiare, senza considerare che un attrezzo del genere può fare anche molti danni.
Mattarello in Acciaio
La premessa è che l’acciaio deve essere 100% inossidabile e garantito contro la ruggine, altrimenti dopo qualche uso rischierete di dover rinunciare a un mattarello che non è tra quelli più a buon mercato. Soddisfatto questo requisito, l’acciaio è un ottimo materiale perché è leggero ma molto resistente, e l’impasto tende a non aderirvi.
Mattarello in Silicone
Facile da pulire, economico e molto leggero. Il silicone è un materiale molto diffuso in cucina. Di contro tende ad aderire agli impasti, soprattutto quelli più umidi.
Mattarello in Plastica
Come il silicone è leggera e facile da pulire, ma è la scelta meno ambientalista che si possa fare e anche solo per questo sarebbe sconsigliata. I mattarelli in plastica sono molto delicati, tant’è che i modelli più interessanti non sono quelli usati per stendere l’impasto, operazione che richiede forza e mette a rischio la resistenza della plastica, bensì quelli usati per decorare l’impasto già steso, che riportano delle forme in rilievo.
Tipi di Mattarello in base alla forma
Mattarello Decorativo
Come abbiamo appena detto, il mattarello decorativo ha delle trame in rilievo grazie alle quali è possibile decorare la superficie dell’impasto con simboli e forme speciali (fiori, cuori, figure geometriche, etc).
Mattarello Tradizionale
Il classico mattarello diviso in tre parti, con la parte centrale di forma cilindrica per pressare l’impasto e due maniglie (una ad ogni estremità) per impugnare saldamente lo strumento.
Mattarello alla Francese
A differenza di quello tradizionale, il mattarello in stile francese è composto da un unico copro di forma cilindrica che si allunga verso le estremità in forma conica. Il risultato è uno strumento che offre maggiore controllo, ideale per i lavori che necessitano di maggiore precisione, ma richiede anche una maggiore abilità.
Come scegliere il Mattarello?
La teoria è facile. Un buon mattarello si riconosce perché:
- Ha delle maniglie o dei punti adatti a permettere una salda impugnatura
- Ha una struttura che, indipendentemente dal materiale con cui è realizzato, è solida quanto basta per lasciarvi forzare la pressione sull’impasto senza paura che si rovini o si rompa lo strumento
- Scorre bene sull’impasto, ossia il rullo è costruito in modo corretto
Un’altra caratteristica che dovete controllare è la lunghezza. Le misure più diffuse, che potremmo considerare standard, sono di circa 45-50 centimetri. Un mattarello più corto può essere adatto a preparazioni “mignon”, mentre un mattarello più lungo è pensato più per un uso professionale (e richiede anche più spazio per riporlo quando non serve).
Per quanto riguarda invece il diametro, ossia la grandezza stessa del mattarello, questo si aggira di solito intorno ai 5 centimetri. Ricordiamo che la grandezza del diametro influisce direttamente sul peso dello strumento: un mattarello più pesante facilita l’operazione di schiacciamento e assottigliamento dell’impasto, ma richiede anche più energia per essere manovrato, mentre un mattarello più leggero richiede più energia proprio per pressare la sfoglia.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-07 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API