Trattamento e Conservazione della Spianatoia di Legno

Qual è il modo corretto per conservare la spianatoia?

Stiamo parlando in sostanza di una tavola di legno, un materiale “vivo” e poroso che va trattato in modo corretto per evitarne il deterioramento, che potrebbe rovinare non solo il piano di lavoro rendendolo meno efficiente, ma persino compromettere la la riuscita della pasta o del pane lavorato, alterandone il sapore e le caratteristiche.

Un ripiano dalla superficie imperfetta potrebbe perdere piccole schegge che andrebbero a finire nell’impasto, così come un legno non adeguatamente trattato potrebbe assorbire umidità e offrire il fianco allo sviluppo di muffe e funghi in grado di contaminare il cibo con cui entrerebbero in contatto.

La questione insomma è delicata, specie in quei casi in cui la spianatoia viene impiegata come base per servire il cibo in tavola (un assaggio di salumi e formaggi, una polenta, etc).

Trattamento a olio dopo la pulizia

Come prima cosa, per evitare problemi, dopo ogni uso è importante svolgere scrupolosamente le operazioni di pulizia della spianatoia. Subito dopo è necessario effettuare un trattamento a base di olio al fine di impedire al legno di assorbire l’acqua.

  • Per farlo, come prima cosa versate in un bicchiere o in una tazza un po’ di olio ad uso alimentare. C’è chi usa l’olio di oliva, ma alcuni sostengono che col tempo questo irrancidisca, perciò si consiglia un olio vegetale come quello di lino, di girasole o persino olio di vaselina enologico/farmaceutico.
  • Intingete un panno pulito nell’olio che avete scelto e poi andate a spanderlo con cura lungo tutta la superficie di legno. Procedete con calma, la fretta è nemica di qualunque lavoro fatto bene e comunque il legno ha bisogno del suo tempo per impregnarsi a dovere (almeno nei millimetri più superficiali). Quando avete finito, mettete la spianatoia ad asciugare e ripetete il trattamento 24 ore dopo.
  • Solo dopo che il legno avrà assorbito la seconda passata, potete riposare la spianatoia fino al prossimo uso, avvolgendola in un tessuto traspirante (meglio evitare buste di plastica che impediscono il passaggio dell’aria) in un luogo fresco e asciutto (ad esempio in cima ai pensili della cucina, ad una credenza, ma anche di taglio dietro ad un armadio). Per proteggerla al meglio dalla polvere, potete anche coprirla con della carta, magari con i classici fogli di giornale.

Il trattamento va ripetuto dopo ogni uso della spianatoia, e i più attenti lo effettuano due volte l’anno a prescindere dall’uso. Vi consigliamo inoltre di seguire queste istruzioni anche in caso di spianatoia nuova di zecca.

Ultimo ma non per importanza, è fondamentale riporre la spianatoia in un luogo pulito, dove non venga urtata e non finisca a contatto con insetti etc. Da questo punto di vista, consigliamo di utilizzare una fodera copri-spianatoia appositamente acquistata oppure realizzata in autonomia a partire da un vecchio lenzuolo o una vecchia tovaglia.